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Sabaudia
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PRO LOCO SABAUDIA PROMUOVE
IL TERRITORIO IN ITALIA E ALL'ESTERO, ORGANIZZA E INCENTIVA ATTIVITA' TURISTICHE, CULTURALI E ECCELLENZE ENOGASTRONOMICHE
PRO LOCO
CITTA' DI
SABAUDIA
SABAUDIA
STORIA
Agro Pontino deriva da due parole latine (Ager Pomptinus) che significano terreno occupato dall’acqua. Si tratta infatti di una pianura a sud di Roma, in passato caratterizzata da una vasta palude. I primi tentativi di bonifica risalgono all’epoca imperiale romana. L’impresa di bonificare le paludi pontine, fu affidata da Papa Leone X a Leonardo da Vinci, che studiò un sistema di canali, di cui si conserva il disegno presso la raccolta di Windsor, ma il progetto non fu mai realizzato. I primi veri interventi furono fatti dallo Stato Pontificio e proseguirono per qualche secolo. E’ però il ventennio fascista a caratterizzare l’area col recupero di vaste zone agricole che nascono da estesi interventi di bonifica e dal taglio della foresta che all’epoca si estendeva sino a Terracina.
Nascono così cinque nuove città: Littoria (ora Latina) nel 1932, Sabaudia con i suoi numerosi borghi nel 1934, Pontinia nel 1935, Aprilia nel 1937 e Pomezia nel 1939.
La bonifica e la realizzazione delle nuove città fu l’occasione per occupare migliaia di persone reduci della Prima Guerra Mondiale, soprattutto del Nord Est d’Italia, che poi si stabilirono anche grazie all’assegnazione di case coloniche con lotti di terra.
Localizzata in luogo di straordinaria bellezza, il 5 agosto 1933 Valentino Orsolini Cencelli, Commissario dell’Opera Nazionale per i Combattenti, pone la prima pietra di Sabaudia così chiamata in onore di Casa Savoia, la dinastia regnante. Il 15 aprile 1934, dopo 253 giorni, la città venne inaugurata dal Re Vittorio Emanuele III di Savoia e dalla Regina Elena di Montenegro.
VILLA DOMIZIANO
Sebbene sia una giovane città, Sabaudia sorge in un territorio ricco di memorie storiche e offre la possibilità di visitare luoghi che risalgono anche alla preistoria come documentato da numerosi ritrovamenti, il più importante dei quali avvenne nel 1939; nella Grotta Guattàri, davanti al mare e ai piedi del Monte del Circeo, fu trovato uno straordinario cranio risalente circa a 51.000 anni fa. Definito come “cranio di Homo Neanderthalensis Guattari” è oggi esposto al Museo Etnografico Pigorini di Roma. Più recentemente sono state riportate alla luce numerosi altri reperti risalenti sempre allo stesso periodo.
Con l’espandersi dell’Impero Romano l’area circostante il lago di Paola vide il fiorire di edifici, ville, casali collegati da ponti e strade. Affascinati dalla bellezza e dalla tranquillità, già in epoca imperiale, questi luoghi erano scelti dagli antichi romani più facoltosi. Sulla base di una costruzione di età tarda repubblicana, l’Imperatore Domiziano fece costruire una grandiosa villa affacciata sul Lago di Paola.
Poco distante da questa la Casarina (sul lato sud-est del Lago di Paola), rovine di un’altra villa d’epoca romana divenuta nel medioevo un piccolo convento.
Più a sud del lago, lungo la strada che porta a Torre Paola, una grande vasca adibita ad allevamento ittico chiamata la Piscina di Lucullo. A poche centinaia di metri si trovano poi alcuni colombari, cioè tombe o ossari sempre di epoca romana.
Ai piedi del Circeo, nel punto dove erge la cinquecentesca e bellissima Torre Paola, si trova il porto-canale che congiunge il lago al mare. Esso fu pensato dall’imperatore Nerone nell’ambito di un grandioso progetto che avrebbe dovuto unire Roma a Napoli mediante un sistema di collegamenti basato sui laghi costieri e i canali. La Torre del XV secolo, voluta da Papa Paolo III, è parte di un sistema di torri difensive situate lungo la costa dell’allora Stato Pontificio. Più a ovest si trova la Fonte di Lucullo, una sorgente posta in una depressione boscosa.
Sulla parte opposta del Lago di Paola, verso Nord vicino al centro della città e all’inizio del braccio dell’Annunziata, si trova la chiesetta di Santa Maria della Sorresca costruita nel VI secolo d.C. sui resti di una villa romana del I secolo d.C.
SANTUARIO DI
S. MARIA DELLA SORRESCA
Il nome Sorresca deriva probabilmente dal termine altomedievale “surrectum” che significa “canale”. Facilmente raggiungibile anche a piedi dal centro di Sabaudia, sito sul Lago di Paola, all’inizio del Braccio dell’Annunziata, è stato costruito nel VI sec. d.C. dai monaci Benedettini sui resti di una villa romana. Tra il XII e XIII secolo venne assegnata a i Cavalieri Templari. Al suo interno si trova una statua lignea di Madonna con Bambino del sec. XIII. Il campanile fu probabilmente usato anche come torre di difesa e avvistamento. La casa attigua al Santuario era il vero e proprio monastero rimasto attivo fino alla soppressione avvenuta nel periodo napoleonico. Moderne intonacature ed una sopraelevazione che ha modificato il rapporto con gli altri edifici hanno fatto perdere al Santuario l’aspetto originario. Anche l’ingresso, che ora è posto lateralmente al lago, era collocato originariamente sul lato opposto.