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PICCHIO ROSSO

(Giochi e Acquapark)

Via Litoranea km. 28.300

Tel. 331 903 6732

Associazione Pro Loco 

Sabaudia

Piazza del Comune, 18/19

SABAUDIA  (LT)

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Pro loco Sabaudia 

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PRO LOCO SABAUDIA PROMUOVE

IL TERRITORIO IN ITALIA E ALL'ESTERO, ORGANIZZA E INCENTIVA ATTIVITA' TURISTICHE, CULTURALI E ECCELLENZE ENOGASTRONOMICHE

 

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PRO LOCO

CITTA' DI

SABAUDIA

SABAUDIA

AMBIENTE

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La singolarità di Sabaudia è dovuta anche alle tante bellezze naturali che la circondano. 

I panorami e i numerosi spazi verdi della città sono tali che Sabaudia è stata definita “città giardino”. Inaugurata nel 1934, lo stesso anno dell’istituzione del Parco Nazionale   del  Circeo di cui fa parte, Sabaudia rappresenta una singolare testimonianza del rapporto tra uomo e natura, tra spazi verdi e nuclei urbani.

Dal ponte Giovanni   XXIII, che scavalca il Lago di Paola si raggiunge il mare e consente di ammirare uno dei paesaggi più belli d’Italia e non solo. La costa rappresenta uno degli ambienti più caratteristici e delicati del Parco: 23 Km di dune meravigliose con una ricca macchia mediterranea; splendide in primavera le fioriture gialle e rosa della silene, del carpobroto, del loto e della camomilla di mare. In estate la macchia diventa lussureggiante con grande varietà di aromi: l’intenso odore di resina dei pini marittimi e del ginepro coccolone, il delicato aroma del mirto e il più pungente profumo del lentisco.

Protetti dalla duna si estendono quattro Laghi Costieri: quello di Paola (o di Sabaudia), di Caprolace, dei Monaci e di Fogliano. Collegati al mare da canali, sono ricchi di pesce e grazie anche ai loro fondali bassi danno nutrimento alle molte specie di uccelli del Parco. I Laghi Costieri sono considerati zona umida d’importanza Internazionale per il numero di specie di uccelli presenti soprattutto nei periodi delle migrazioni.

Estesa per circa 3.300 ettari, la Selva di Circe è il cuore dell’Agro Pontino. È una rara foresta di pianura, dove la ricchezza della falda acquatica ha consentito la crescita non lontana dal mare di querce, farnie, farnetti e cerri con un sottobosco di felci e pungitopo. Soprattutto nel periodo invernale, proprio per la falda acquatica poco profonda, parti della foresta si allegano, creando ambienti straordinari e suggestivi chiamate “piscine”.

La foresta è viva non solo per le piante secolari ma anche perché “abitata” da cinghiali, tassi, volpi, ricci, donnole, lepri e daini: nidificano la tortora, il cuculo, l’upupa, l’allocco, la civetta e ben tre specie di picchi. Sulle rive delle piscine si possono poi osservare la tartaruga palustre, la biscia d’acqua, rane e tritoni. 

Su tutto il paesaggio si erge maestoso il Monte Circeo dal caratteristico profilo che secondo la tradizione assume le sembianze della Maga Circe descritta nell’Odissea di Omero come l’isola di Eea.

Il connubio tra uomo e natura è talmente forte e speciale che l’UNESCO ha dato al Parco Nazionale del Circeo e i territori immediatamente attigui l’importante riconoscimento di area Man and Biosphere.

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PARCO NAZIONALE DEL CIRCEO

Lungo la costa Tirrenica del Lazio Meridionale a circa 100 km da Roma, nel tratto di litorale compreso tra Anzio e Terracina, il Parco Nazionale del Circeo si estende per circa 8.500 ettari sul territorio dei Comuni di Latina, Sabaudia, San Felice Circeo e Ponza. Fu istituito nel 1934 quando l’intera Area Pontina era sottoposta ai radicali interventi di bonifica e di taglio della foresta che si estendeva sino a Terracina. Il Parco evitò il totale disboscamento della zona, del promontorio e della costa. Inizialmente il Parco comprendeva tutto il Lido di Latina e il solo Lago di Paola, poi tra gli anni ’70 e ’80 si modificò il perimetro riducendo il tratto di costa (anche a seguito della realizzazione della centrale nucleare di Latina inaugurata nel 1963) ma comprendendo nel 1979 l’Isola di Zannone e negli anni ’80 i Laghi di Caprolace, Monaci e Fogliano che venivano sottratti alla speculazione edilizia da un provvidenziale acquisto fatto dallo Stato. Il Parco è così oggi costituito da cinque ambienti diversi (la foresta, le zone umide, le dune, il promontorio e le isole) che, data la loro vicinanza, consentono con estrema facilità di conoscere e apprezzare una notevole quantità di specie della natura italiana. Il valore di queste specie e degli habitat che consente loro di vivere è riconosciuto e tutelato anche a livello Internazionale.

 

COME VISITARE IL PARCO

 

L’accesso al Parco è libero e gratuito. Con mezzi propri si arriva alla SS 148 Pontina provenendo da Roma, la SP Marittima II e proseguendo sulla SP Migliara 53 provenendo da Frosinone via Priverno, la SP Litoranea provenendo da Anzio e Nettuno, la Via Flacca provenendo da Formia e Gaeta. I collegamenti con mezzi di linea sono garantiti dalle autolinee regionali CO.TRA.L. (con i collegamenti da Roma Laurentina per Sabaudia e San Felice Circeo) e dalle FS, con i treni che percorrono la linea Roma – Napoli via Formia e che effettuano fermata alla stazione di Priverno – Fossanova da dove si prosegue in autobus sino a Sabaudia. All’Isola di Zannone si arriva solo con mezzi privati dalla costa o tramite imbarcazioni che partono da Ponza raggiungibile da Anzio, San Felice Circeo, Terracina e Formia con mezzi navali di linea. L’Isola è caratterizzata da un ambiente ancora integro che permette di incontrare il muflone in libertà e di introdursi in un bosco di lecci e sughere che termina a strapiombo sul mare. Tutti i visitatori debbono attenersi a rispettare le norme ed i regolamenti del Parco che disciplinano alcune particolari attività come la circolazione fuoristrada, la tutela di specie faunistiche minori, la raccolta dei funghi e degli altri prodotti del bosco. Nel Parco sono presenti varie strutture dedicate ai visitatori, in particolare il Centro Visitatori presso la sede del Parco (a Sabaudia in Via Carlo Alberto 188 con annesso un Museo didattico che dà un’immediata visione d’insieme del Parco) e quello presso Borgo Fogliano (nel Comune di Latina con annesso un giardino botanico); da entrambi, dotati di aree sosta e strutture didattiche, partono sentieri di facile percorrenza. La sentieristica del Parco consente di godere tutti i principali ambienti che lo caratterizzano (compresa l’isola di Zannone). Sono percorribili anche in bicicletta ma la massima attenzione è d’obbligo poiché gli stessi sentieri possono essere percorsi da persone a piedi. Facili i sentieri in foresta (ma è opportuno dotarsi di una cartina), da non sottovalutare affatto invece quelli del Promontorio alcuni dei quali sono molto impegnativi; per la visita a Zannone è opportuno dotarsi di scarpe chiuse e di una scorta di acqua. I sentieri pianeggianti sono mediamente percorribili anche da disabili. Sia per motivi di tutela che di sicurezza si raccomanda di non uscire dai sentieri, di non attraversare mai le dune se non tramite le apposite passerelle, di tenere sempre i cani al guinzaglio, di non accendere fuochi e di non abbandonare o gettare nulla di ciò che si porta con sè.

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